Una cosa che non riesco a gettare

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Una cosa che non riesco a gettare a casa mia è il pane.

Quando apro l’anta della cucina dove ripongo solitamente il cesto che lo contiene, oltre a quello fresco comprato il giorno stesso,ne trovo anche accanto di quello raffermo accumulato giorno dopo giorno.

Mio figlio mi rimprovera invitandomi a buttarlo ed io imperterrita gli rispondo che il pane è sacro.

Sicuramente, la mia,  è per una questione di educazione ricevuta.

E’ uno di quei retaggi cattolici che ti fa sentire in peccato nel prendere la pagnotta e lasciarla cadere nel cesto dell’immondizia.

Da piccina le suore non mancavano mai nel ricordarci l’importanza di quel alimento e che dovevamo ritenerci fortunati se ogni giorno lo trovavamo sulla nostra tavola.

Non tutti avevano la possibilità di mangiarlo, in quanto poveri.

Mia madre, da sempre, lo grattugia e quando non lo usa per preparare altre pietanze, lo mette sul davanzale della finestra per i passerotti di passaggio affamati.

Questa è una cosa che ho trasmesso anche a mia figlia.

Durante i lunghi mesi invernali, a casa nostra, non manca mai di vedere un pettirosso piuttosto che un passerotto intento a beccare briciole di pane.

Ogni mattina quando accompagno mia figlia a scuola, fermo l’auto per farla scendere proprio  davanti ad una palazzina.

Tutte le volte rimaniamo qualche minuto dentro l’abitacolo ad osservare alcuni animali raminghi   intenti a mangiare gli avanzi, o proprio le molliche di pane, che i condomini lasciano ogni giorno nella casetta di legno allestita proprio per loro..

Uccellini e gatti convivono  insieme sotto questa tettoia di legno..ed è uno spettacolo unico da ammirare.

Quando riparto provo una sensazione piacevole al pensiero che esistono ancora persone che pensano agli animali meno fortunati e che conosce bene l’importanza che ha una mollica di pane.

In bocca al cestino sarebbe davvero uno spreco.

43 pensieri su “Una cosa che non riesco a gettare

  1. Anche nella mia famiglia si dà molta importanza al pane e si cerca di non buttarlo. Quando ero piccolo mio nonno aveva un sacco di conigli e il pane raffermo dei giorni prima era destinato a loro. Adesso lo riutilizziamo creando le più svariate ricette (nel web ce ne sono tantissime).

    Buona giornata 🙂

  2. In questo post emerge la tua immensa sensibilità
    non avevo dubbi che facesse parte del tuo essere, ma leggere tanta delicatezza e generosità mi ha emozionato.
    Difficile allontanarsi da persone come te una volta incrociate e sono felice di averti incontrata virtualmente sul mio cammino.
    Leggendo il tuo post mi è tornata in mente una signora acida che abita nel condominio accanto a casa mia
    Ha denunciato la sua vicina di pianerottolo perché attirava sul balcone gli uccellini di passaggio
    Come te dava a loro molliche di pane e loro ogni giorno andavano a farle visita.
    Presenze che non garbavano alla signora acida che ha pensato di prendere provvedimenti
    Non so come è andata a finire la questione, ma credo che l’abbia avuta vinta perché ora vedo la vicina di pianerottolo lasciare le sue molliche al di fuori dell’aria privata del condominio
    Sono rimasto senza parole, la cattiveria non ha limiti e confini.

    • tante parole carine nei miei riguardi mi imbarazzano un pochio..sarà che la mia autostima è altalenante mi domando se le merito.
      Grazie di cuore..davvero
      La storia che mi hai raccontato mi indigna particolarmente.
      Purtroppo esistono persone che non tollerano nulla e sono poco sensibili sia verso gli aninali che verso le persone
      Quando ne incrocio qualcuna la evito accuratamente, ma nel caso della vicina non poteva che sopportarla e subirla
      Sicuramente con una sentenza in atto mi sarei comportata come lei..avrei accettato ciò che la legge dettava continuando a dare da mangiare alle povere bestiole altrove..ma che stizza però!!
      Alla signora cattica cattiva avrei riservato l’indifferenza assoluta..ma credo che persone così non importa molto
      Grazie ancora Blu…sei stato troppo gentile

  3. La penso come te, non tanto per via della mia educazione ma perché io amo il pane. E’ vero che lo compro raramente perché non riesco mai a mangiare con calma ma, quando c’è, non permetto mai che avanzi. A casa mia non ci sarà mai pane duro…
    Detto questo, dimostri ancora una volta quanta sensibilità ci sia in te.

    • invece io lo compro ogni giorno e non ci prendo mai
      Ne compro poco e ne reclamano di più, ne compro tanto e avanza.
      E quando resta lo vogliono fresco quindi quello del giorno prima resta
      Allora lo destino a chi ha tanta fame..e come possono mi ringraziano..semmai con un cinguettio prolungato (scherzo)
      Vabbè….una cosa è certa…nel cestino non servirebbe molto…e sarebbe davvero uno spreco.
      Ciao Topper…ti abbraccio

  4. Quando leggo articoli come questo mi sento meno sola, meno aliena in questo mondo… anche nel conservare certe idee…di questo ti ringrazio di cuore. Faccio esattamente come te, col pane, è più forte di me: non riesco a gettarlo via, penso che quello che non consumo io può essere di sostentamento a tanti piccoli uccellini e poi ricordo che da bimba mia nonna mi diceva che “la madonnina è scesa dall’asinello per raccogliere un briciola di fame per sfamarsi”…sono cose che rimangono impresse nella memoria, che sono dolci ricordi che non si vorrebbe mai perdere e che continuare ad avere rispetto per certe cose non ci inaridisca l’anima. Quando non lo lascio per i passerotti, anche io lo grattugio per impanare la carne o per altri preparati i cucina, o lo biscotto per la colazione. Piccole abitudini che non vorrei perdere e che sono una passa bandiera con le donne della mia famiglia. Grazie ancora per questa lettura. Un abbraccio

    • dal tuo commento trapela sensibilità, garbo, rispetto, dolcezza, generosità
      Mi hai emozionata sai?
      Conservare valori trasmessi o tramandati di generazione in generazione è una grande ricchezza
      Non te ne separare mai perchè ti hanno resa una donna speciale..sicuramente agli occhi di chi ti vive accanto e in questo caso di chi ti legge: come me
      Spero di incrociare tante persone come te…sono le stesse che dipingono il mondo di tante sfumature colorate.
      Un abbraccio sincero 🙂

  5. Ma certo che non si butta via, il pane puo’ diventare pan biscotto, messo in forno diventa cosi’ buono, croccante, si puo’ grattugiare per fare delle ottime polpettine o da utilizzare quando serve, conviene sempre prima tostarlo, piu’ facile da utilizzare, profumarlo con erbe aromatiche, si puo’ fare una torta favolosa che mi ha insegnato la bidella della scuola di Kiaretta, cerco la ricetta, magari la scrivo, se non l’ho gia’ fatto 🙂 e poi, beh come lo riutilizzi tu, sei una bellissima persona, bacioni e buona giornata, ❤

    • beh..lo sapevo che tu avevi una sacco di consigli da darmi sull’utilizzo del pane..non per nulla sei una regina della cucina!!
      Mi piacerebbe leggere il procedimento per la torta..chissà che non stupisca finalmente mio figlio, visto che ogni volta mi dice di buttarlo…e io che lo rimprovero e gli faccio presente che è l’opposto di me..che pazienza che ci vuole!!!!
      Ti aspetto eh…con calma e quando hai tempo sono tutta orecchi..ops tutta occhi per leggerti!!
      Un bacione

  6. Ciao PersonaleFemminile (se posso chiamarti così), condivido in pieno questa incapacità di buttare il pane, una vera impossibilità a farlo finire nel cestino.
    Lo riuso in mille modi (non a caso ho un sacco di ricette che prevedono il pane raffermo) ma a darlo agli uccellini non avevo mai pensato. Mi piace molto l’idea, voglio provare anche io. Che bello! 🙂

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