La settimana scorsa è entrato in …

La settimana scorsa  è entrato in ufficio un rappresentante e parlando del più e del meno mi ha raccontato che ha deciso di andare a vivere da solo.
E sino qui nulla di male.
Il fatto è che questo ragazzotto ha trentotto anni e ancora oggi vive in casa con la madre, servito e riverito.

“Secondo te le mamme hanno influenze sui rapporti delle coppie? Mi ha chiesto
“Perché devi sapere che mi sono posto questo problema all’improvviso, visto e considerato che le mie relazioni sentimentali si sono concluse in breve tempo…da cosa posso accorgermene.. cosa dà fastidio a voi donne, dici che mi faccio trasportare troppo da mia mamma?” Ha proseguito.

Non vi nascondo che sono rimasta un tantino spiazzata.
Credo che la propria madre sia un punto di riferimento importante nella vita di tutti.
Per quel che mi riguarda tengo molto al suo pensiero,alla sua opinione, ai suoi consigli ma poi seguo i miei desideri in sintonia con la mia personalità.
Sono madre anch’io,amo molto i miei figli,ma non li considero di mia proprietà.
Ho dato a loro la vita, li sto accompagnando in un cammino, consapevole che prima o poi lasceranno il nido e uno sta spiccando il volo e lo lascio volare.
Non è tenendoli nella bambagia che risparmio a loro delusioni e sofferenze..

Esistono madri che condizionano parecchio la vita del proprio figlio, e lo fanno con un’ amore quasi egoista.
Lo seguono con una cura maniacale in ogni cosa che fa.
Queste madri, a parer mio,  influenzano anche i rapporti di coppia.
Il figlio per non deludere il suo affetto morboso rinuncia ad avere una vita sentimentale propria.

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Rispondendo alla sua domanda gli ho detto che se corresse meno da sua madre più per comodo che per bisogno sarebbe un bel passo in avanti e sinceramente non so cosa infastidisca le donne in generale, ma per quel che mi riguarda mi disturba parecchio la mancanza di personalità e l’assenza di determinazione verso la vita e verso i propri ideali, cosa che un mammone fatica a coltivare.

“ Eh sì hai ragione..beh intanto sto compiendo un passo importante, mia madre deve ancora riprendersi dalla notizia”
“ E come farai a gestirti fra le pareti domestiche proprio tu che non hai mai mosso un dito?”
“Mia madre si è gentilmente offerta di  aiutarmi e passerebbe  a dare una sistematina ogni giorno e intanto che c’è mi prepara il pranzo e la cena per quando rientro”
“^______+ ah ecco..un bel passo in avanti..complimenti”.
Ho sorriso….

90 pensieri su “La settimana scorsa è entrato in …

  1. Chi lo fa per necessità economiche, nulla da dire, purtroppo sono in tanti. Chi lo fa perché è comodo così, be allora… No comment. Ma anche i genitori, spesso le madri, che trattano figli ventenni o trentenni come rimbambiti da imboccare.. Insomma. Non so chi dei due è peggio!

    • questo è un caso da bamboccione…
      ti confesso che mi ha fatto sorridere parecchio e nello stesso tempo ho provato una sorta di compassione
      Non so di chi sia la colpa..se sua o della madre che lo ha cresciuto seguendolo in tutto per tutto e decidendo per lui..sta di fatto che alla soglia dei 40 anni si ritrova in balia del vento senza essere capace di gestirsi da solo…ovviamente impossibilitato ad avere una vita sentimentale…

    • sai cosa mi ha lasciata perlìplessa?….non è pienamente consapevole di quanto sia sottomesso dalla madre..
      Per lui è tutta normalità….per me è roba dell’altro mondo!!

      sarà che io ammiro gli uomini che se la cavano meglio delle donne in casa…indipendenti in tutti i sensi!!
      E ce ne sono tanti…per fortuna!!

      • Se fosse consapevole, probabilmente non sarebbe neanche in quella situazione, il rendersi conto è già un passo avanti. Non potrei mai tollerare neanche io un tale modo di vivere la vita, io che lavoro da quando avevo vent’anni per avere la mia indipendenza.
        La penso allo stesso modo anche su quanto sia apprezzabile un uomo che sa cavarsela da solo. E un uomo che mi invita a cena a casa sua, cucinando per me, ha decisamente una marcia in più.

      • Ti svelo un segreto (oramai detto cento volte 😉 )
        non mi sento a mio agio in cucina fra pentole e fornelli…..quando un uomo cucina qualcosa per me mi sciolgo come neve al sole
        in quanto maschio lo ammiro due volte….

        Ciao Clic… 😉

      • A parte il fatto che in cucina me la cavo meglio della maggior parte delle mie ex, e che non ho ancora trovato una domestica (né una tintoria) che stiri le mie camicie meglio (e più velocemente di me)…… in fondo sono contento che ci siano tanti bamboccioni mammoni come questo: tutta concorrenza in meno 😜

      • Mi sa che il cinghiale lo “faccio fuori” questa fine settimana …però dovrei avere ancora un po’ di ravioli con ripieno d’oca 😉

  2. mmhhh… mi sembrano considerazioni un po’ affrettate. Tutte le mamme di bambini ancora piccoli sono convinte di essere le persone più progressiste e altruiste di questo mondo, dicono tutte le stesse cose, che i figli non sono di loro proprietà, recitano mentalmente la famosa poesia sui figli di Kibran (che non si può più sentire), ma poi nei fatti è tutto molto diverso e più complicato. Anche perché arrivi ai 20 anni dei tuoi figli e ti accorgi che è cambiato il mondo e non c’è molto spazio per la loro indipendenza, non in tempi brevi.

    • Dunque…devi sapere che mio figlio già dall età di 14 anni ha iniziato a dire che era grande….bene
      me ne ha combinate parecchie senza arrivare a cose gravi ma tutte cose che mi facevano incacchiare come rientrare tardi, fumare le sigarette, marinare la scuola sino ad arrivare a 18 anni dove ha pensato bene di fare la valigia e trasferirsi a casa della morosetta di turno.
      ovviamente è uscito sbattendo la porta dicendomi che si sentiva incompreso….bene

      avevo un diavolo per capello ma l ho lasciato fare
      non l ho cercato per orgoglio ma disperata mi sono rivolta a mia madre cercando un consiglio su come risolvere la situazione
      non ho dovuto pensare più di tanto perché una settimana dopo era già davanti alla porta con tanto di valigia a chiedere scusa
      ha ammesso che a casa della morosina era come stare in un carcere

      Voleva vivere solo e mi ha chiesto se si poteva trasferire nella mansarda che è completamente indipendente dal resto della casa….un trilocale con ingresso separato…e io ho accettato

      Ovviamente non ci metto piede e fa tutto da solo….cucina, lava, stira e si paga le bollette
      ha voluto la bicicletta e ora è giusto che pedali

      mio figlio non solo è cambiato nei nostri confronti rivelandosi più tranquillo e pacato ma lo vedo cresciuto….

      questo è il rapporto che ho con lui….ci sono in caso di un bisogno ma deve sapersi gestire da solo…
      ciao Santuzza….bella bella!! 🙂

      • diciamo che ti è andata bene perché evidentemente lui era ben strutturato. Però in alcuni casi non è così e come madre ti ritrovi a non sapere cosa fare per non sbagliare. Io ho mandato mio figlio a Roma per studiare, ho incoraggiato molto questo cambiamento perché noi abbiamo un rapporto un po’ troppo simbiotico, ma non morboso. Il problema non è stata l’autonomia concreta, perché poi quando si devono arrangiare lo fanno, e dopo una settimana di kebab si stufano anche loro e cominciano a farsi una pasta e se anche non si stirano la roba da vestire, non casca il mondo. Il problema è che non aveva l’autonomia psicologica ed è stato male lontano da casa. Non per mammonismo, ma perché era lui che doveva scegliere quando andarsene, nel modo e nei tempi giusti. Diciamo che ho fatto un gran pasticcio. Prima l’ho reso fragile e poi ho fatto la grandiosa che lo rende autonomo. Non è questo il modo. Ma ovviamente non l’ho fatto apposta. in generale ciò che volevo dire è che tra la teoria e la pratica passa sempre un oceano di mezzo e che non credo che certe mamme agiscano così come descrivi per egoismo, ma perché non hanno imparato come si fa.

      • Sono la prima a dire che quello del genitore è il mestiere più difficile in assoluto, si pensa di fare bene per poi accorgersi che abbiamo sbagliato
        Leggendo di tuo figlio ho provato tanta tenerezza..e anche verso di te sinceramente,ti ho sentita indifesa

        Santuzza non stai crescendo un mammone…è che lui ha bisogno dei suoi tempi.
        Non è stata una bella esperienza per lui trasferirsi lontano da casa, non era pronto, lo sarà in futuro.

        Vuoi un esempio di mammone?
        Mi faccio un po’ i fatti della mia vicina di casa….tante volte fanno loro i cavoli miei posso ricambiare una volta?
        Hanno un figlio, oggi 35enne, unico….è arrivato quando oramai avevano perso le speranze e da allora è l’unica ragione di vita per loro..come dargli torto!
        Bene….ancora oggi la madre lo chiama a mezzanotte sul cellulare dicendogli che è ora di rincasare e non vanno a letto se non lo vedono a casa, non si pranza o cena se lui non è a tavola.
        Quando parte per le vacanze con la fidanzata di turno (perché piu di sei mesi non ha retto nessuna) lo chiama 30 volte al giorno per sapere dov’è, cosa fa e come sta, se ha mangiato, se ha dormito bene e gli ricorda di prendere il pullover prima di uscire in caso di fresco.
        La domenica mattina alle 9 lo sveglia per andare a messa e semmai lui è sotto le coperte con la fidanzata, lei resta nel letto e lui segue la madre
        Se fuori c’è un temporale lui non esce di sera perché la madre poi sta in pensiero…insomma…hai capito la situazione!

        Non credo sia il vostro caso!!
        Sta serena!
        Ti abbraccio!!

  3. Ma se un uomo a quasi 40 anni non è in grado di staccarsi dal cordone ombelicale, per quanto possa essere stata ossessiva la madre, dipende SOLO da lui!!! E se invece finge di essere dipendente dalla genitrice solo per comodità…ancora peggio!
    In ogni caso, fanno benissimo le donne che scappano da lui a gambe levate. Anche a me è capitato di incrociarne, di questi mammoni…

    • Io ho una amica che si è separata dopo un anno di matrimonio proprio perché il marito stava più con la madre che con lei
      sapeva del loro attaccamento ma pensava che una volta sposati le cose sarebbero cambiate e invece….

  4. Purtroppo non credo sia colpa del ragazzo ma della madre che non mette in chiaro alcune condizioni nel rapporto.
    Mio fratello è sempre stato abbastanza nasino riguardo i cibi, sempre a criticare le ricette che mia madre quotidianamente preparava per pranzo e cena e pensa che mia madre è sempre stata abitudinaria, cioè poche cose molto buone e sempre con le stesse dosi. Nulla, mio fratello sempre a constatare che in ogni ricetta c’era qualcosa che non andava, tuttavia mia madre si è sempre giustamente difesa.
    Quando è arrivato il momento in cui mio fratello ha deciso di sposarsi, mia madre ha messo subito in chiaro delle cose perchè conosce da sempre il suo bel pollo.
    Gli ha detto, “attenzione che tua moglie non credo potrà essere paziente come tua madre, emtrambi lavorate pertanto non potrai assolutamente pretendere che tua moglie si metta a spignattare come tua madre che ha scelto di fare la casalinga e l’allevatrice. Ci saranno occasioni in cui chi arriva prima dal lavoro dovrà ingegnarsi e prepare il pranzo o la cena con quello che c’è nel frigo senza dire “oh non mi piace quello, non mi piace quell’altro”……
    Ha concluso dicendo: “… e non venire qui lamentandoti del fatto che non sei contento di quello che passerà il convento a casa tua, perchè qui non troverai la soluzione”
    Insomma tutto questo per dirti che, visto che mia madre sa come sono fatti istintivamente i figli maschi, al momento in cui mio fratello ha deciso di compiere il grande passo, le ha messo in conto tutte le situazioni “critiche” in cui verrà a trovarsi e che le avrebbe dovute affrontare da solo con sua moglie.
    Penso che se mia madre, molto chioccia come è stata con noi, non avesse fatto questo bel discorso a mio fratello, e probabile che lui si sarebbe lamentato parecchie volte e avebbe chiesto a madre di ospitarlo qualche volta per pranzo o per cena.
    Purtroppo so di alcuni uomini, molti, che non riscono a rompere il cordone ombelicale con la propria madre. Ma siamo sicuri che le mamme chiariscano determinate condizioni di rapporto con i propri figli?

    Buona giornata cara
    Enza

    • E’ giusto che le madri siano chiocce..lo sono anche io nei riguardi dei miei figli, mi faccio in quattro per non far mancare nulla a loro, li conforto, me li abbraccio e sbaciucchio anche se con il maschio mi occorre la scala tanto è alto, sono un loro punto di riferimento…però….metto i puntini sulle i…e cioè non sono la loro serva o zerbino e devono imparare a cavarsela in ogni circostanza

      Mia madre è stata molto meno chioccia con me e mio fratello …molto fredda e rigida
      Ha sempre sostenuto che con il rIgore si cresce più forti…io sono cresciuta con mille fragilità a dire il vero cmq questa è un’altra storia
      Di sicuro ho imparato a sapermi gestire sin da bambina…

      La tua mamma somiglia tanto alla mia nonna….sempre pronta e perfetta in casa, dedita a tutta la famiglia
      Ha cresciuto i suoi figli viziandoli ma quando si sono sposati li ha messi in guardia..ed è andata molto bene!!

      Ciao Enza..ti abbraccio forte forte

  5. Ne parlavo giusto ieri sera con mio fratello. Penso che lasciar vivere liberamente un figlio sia una delle cose più difficili in assoluto per un genitore. Ma credo sia anche la prova più grande di rispetto e amore che si possa dare ad un figlio.
    Io, me ne sto rendendo sempre più conto ormai, vivo una vita indirettamente condizionata dai pensieri e dalle paure di mia madre. So per certo che finché non inizierò a spezzare certe catene non andrò mai avanti. Ci sto lavorando. Non è facile.. ma ho constatato di ragionare come ragiona lei e di mettermi paletti inutili perché è quello che ho sempre visto fare a lei, perché prima di prendere una decisione metto in conto quello che si direbbe qui a casa, ecc. E non è giusto. Non è giusto privarsi di scelte, privarsi di situazioni perché un genitore ti ha, volutamente o meno, costretto a vedere le cose a modo suo. Commetterò errori? Sbatterò la testa sul muro? Va benissimo. Ma almeno saprò di essere stata coerente con me stessa e non arriverò a 40 anni a guardarmi allo specchio e dirmi “Ma che ho fatto finora? Ho vissuto la MIA vita o quella di mia madre/mio padre?”.
    Scusa, ho divagato un po’ ma è un argomento che mi sta a cuore, in quest’ultimo periodo più che mai.
    Ti auguro un buon inizio settimana! 😉 Abbraccio!

    • Il tuo ragionamento non fa una grinza Namida …
      No non è semplice lasciare libero un figlio, se devo essere sincera io li seguo entrambi ancora oggi ma non li assillo
      Quando escono hanno tutta la mia fiducia e loro sanno che ci vuole pochissimo per perderla e se ne guardano bene
      Anch’io ho mille paure ma non posso trasmetterle a loro
      Li consiglio ma non condiziono le loro scelte, devono inciampare per imparare, non è evitando di farli cadere garantisco a loro una vita facile
      Namida…cerca di spiegare a tua madre che hai bisogno di seguire i tuoi desideri, che non sono necessariamente uguali ai suoi, che vedi la vita rosa mentre lei la vede blu…esistono le sfumature e sono certa che voi riuscirete a trovare quella che vi unirà
      Ti abbraccio

  6. Ahah mi hai fatto troppo sorridere.. Vabbè alla fine hai parlato con un bambino di 38 anni, non con un uomo.
    Non riesco ancora a capire (sono figlio unico ma vivo da solo dall’età di 20anni a 1000 km di distanza dai miei, che tra l’altro adoro) come certa gente a quell’età non abbia provato prima il bisogno di evaderse e di farsi una propria vita. Di sicuro è mancanza totale di personalità!

  7. ogni situazione è diversa e va valutata conoscendone la storia io ho sposato un uomo molto legato a sua madre una donna con un carattere duro abituata a gestire l’intero gruppo familiare il figlio è cresciuto venerando la madre e ho dovuto,perchè ne ero innamorata, lottare con entrambi per mantenere la mia libertà familiare sicuramente mi è costato molto ma ci sono riuscita quella donna oggi vive spesso con me ,non con sua figlia,per necessità di salute l’esperienza mi ha insegnato non solo a migliorarli ma a non diventare una madre despota e invadente ciao

  8. Comoda, la mammetta che ti stira, pulisce e cucina anche quando vai a vivere da solo!
    Le mamme che tirano su ragazzoni piagnoni, incapaci di prepararsi un piatto di pasta. Convinti che ci sia sempre una mammà a disposizione, anche quando decideranno di sistemarsi con qualche tapina dall’occhio poco lungo.
    Ah, Persy, fat lavòr!

  9. cioè non cambierebbe proprio nulla se non la casa……
    Questi ragazzi mammoni sono degli eterni immaturi, abituati ad avere tutto…lavatura e stiratura comprese.

  10. Quello che hai scritto sono pensieri corretti e giusti ma per una donna la visione è leggermente difforme dall’uomo.
    Per qualche misterioso motivo ci sono mamme che al pensiero di perdere il figlio maschio (nel senso che vada avivere da solo o in coppia) perde la ragione e farebbe carte false per impedirlo.
    Naturalmente non capita spesso verso le figlie il medesimo atteggiamento.
    I figli si amano, si crescono e si cerca di trasmettere loro ideali e valori ma poi devono camminare con le loro gambe. Se vogliono si possono dare suggerimenti o fare osservazioni (non mi piace dare consigli) ma tutto finisce lì.

  11. Hai sollevato un tema assai caldo. Mamme che vivono la vita dei figli rinunciando alla loro e poi li uccidono inoculando sensi di colpa insuperabili. Poverette loro che vivono di solitaria manipolazione. Poveretti loro che pensano pure di essere amati… Notte, cara.

  12. E ci credo che le donne scappano da lui, non ha personalita’ oppure e’ troppo comodo, tanto c’e’ la mamma che fa tutto! La genitrice e’ un egoista perche’ non vuol rimanere sola e lui non ha carattere, ha ragione fedifrago, quella sara’ la sua fine, 😀 baci cara, passa una bella settimana, tvb, ❤ ❤ ❤

  13. “T’invito a prendere qualcosa da me, nella mia cameretta??” Come si fa a 38 anni a vivere ancora così? Questo è il tipico bamboccione. E’ ovvio che un genitore vorrebbe avere un figlio sempre con se, ma una volta alla settimana va ugualmente bene, ad esempio al pranzo domenicale.

  14. Ringrazio i miei genitori adottivi, che non ci sono più, per avermi insegnato come stare al mondo e farcela da solo. La madre del rappresentante di cui parli, credendo che proteggerlo sia il suo bene, sta facendo solo l’opposto. Ci credo che le donne che ha avuto sono scappate, chi la vorrebbe la suocera invadente col marito che la lascia entrare nel loro nido?

    • oh ecco il mio mirtilletto preferito!!
      genitori adottivi?…….rimango di sasso!
      Caspita Luca non sapevo……
      Spero che la tua sia stata un’infanzia serena……mi piacerebbe entrare nella tua anima, sono certa di trovarci tante cose che non hanno nulla a che vedere con l’uomo tutto sesso e rock and roll
      Ora ti guardo con un occhio diverso…

  15. Il problema non è l’affetto della mamma, ci mancherebbe. E nemmeno quello del figlio “per” la mamma. Il problema è che ci sono persone senza identità. Il problema è ciò che c’è dietro ad una rapporto così “dipendente” del figlio (a cui do la maggior parte della colpa). L’inutilità e l’incapacità di chi è così dipendente… chiunque sia la persona da cui dipende. La fidanzata, la moglie… o in questo caso la mamma.
    Avere contatti giornalieri con i propri cari non è essere dipendenti da essi, non è un problema.

    • hai detto bene avere contatti giornalieri con i propri cari non è essere dipendenti da essi,
      Io vedo mia madre tutti i giorni e mi manca quando non la sento..ma mi gestisco la vita da sola, ascolto i suoi pareri ma faccio di testa mia
      I figli devono camminare con le proprie gambe!!

      • Certo. Hanno inventato apposta l’adolescenza, in cui i figli si identificano opponendosi ai genitori. Questa è gente che l’adolescenza l’ha saltata. Il che non significa che gli si debba dare addosso… ma di certo bisogna fargli capire che devono cambiare.

      • Anche volendo, non potrei. Non ce l’ho più, la mamma.
        Ma direi di no, non lo ero nemmeno prima (dopo i 14-15 anni). Sono un tipo tendenzialmente solitario (pur essendo sposato, ecc…).

        P.s.: Non ti sentire in colpa per la storia della mamma. Non potevi saperlo. Non è successo niente. E’ tutto ok.

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