Aspettare….

Aspettare..un tempo era all’ordine del giorno.
Mia madre mi diceva “nella vita ci vuole pazienza…bisogna aspettare”
Ricordo a tavola, non si poteva mica alzarsi quando si voleva, si doveva aspettare che i grandi finissero.
Non dimenticherò mai certi pranzi immobile sulla sedia, l’unica ebbrezza era giocare con le molliche di pane sul tavolo e quando i cuginetti mi chiedevano “Vuoi venire a giocare con noi?” io dovevo rifiutare “no papà dice che manca ancora l’arrosto”

Ai tempi si aspettava molto..l’attesa per una ricorrenza, di una festività, di una gita domenicale, si aspettava tutta la settimana una passeggiata al mare..persino una telefonata.
Sorrido pensando che spesso ti bloccava in casa; nell’attesa dello squillo sin dalla mattina si respirava un’ansiosa eccitazione, che a pranzo diventava inquietudine, fino a trasformarsi nel pomeriggio in palese angoscia, orecchie  aperte e parola d’ordine “lasciate libero il telefonoooo”..e tutto questo quando si era fortunati ad avere il telefono in casa.

E il primo bacio?…i ragazzi giravano talmente tanto attorno a una ragazza che spesso  lei perdeva tutte le speranze.
Si aspettava il fidanzamento ufficiale a casa, si aspettava a fare  l’amore.
Anzi, fare l’amore  lo si poteva fare solo dopo il matrimonio…in viaggio di nozze!!

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Oggi l’attesa è una condanna,
un tempo era la normalità…

66 pensieri su “Aspettare….

  1. In effetti… Anche se prima si esagerava troppo da una parte e ora si esagera nel senso opposto. Credo che ci voglia pazienza nelle cose e saper aspettare il giusto, altrimenti si rischia di perdere troppe cose, sia che le si voglia prima che si aspetti dopo in attesa di un indefinito “qualcos’altro”.

    Buona giornata e buon inizio settimana 🙂 Ti lascio un forte abbraccio e un sacchetto di baci da usare durante la giornata :*

    • oggi i figli quando dediderano qualcosa aspettano poco….
      Mia figlia non fa in tempo a dire “mi piace quella cosa” che già la possiede
      La colpa è solo mia….ma sarà che da bambina aspettavo anche anni un gioco con un patimento infinito che penso di renderla felice accontentandola subito…
      Però non so se faccio bene a dire il vero….

      • Io la stessa cosa… Non lo accontento subito ma quasi. E vedo che non apprezza i regali (compresi quelli di natale e compleanno, che sono molti di più e più belli di quelli che ricevevo io): ci gioca due minuti poi fine, passa subito l’interesse. Magari poi gioca sempre con le stesse cose, tipo macchinine tutte rotte di quando aveva due/3 anni. Come abbiamo detto tante volte io e te, dove la fai la sbagli! Speriamo di essere migliori dei nostri genitori in altre cose :))

      • è vero quello che dici riguardo i giochi
        Da piccola desideravo tanto il mitico “ciccio bello”…me l’hanno fatto sudare tre anni e finalmente quando ho compiuto sei anni è arrivato
        Non puoi capire la gioia…lo curavo come se fosse un bambino e l’ho conservato sino all’età di 23 anni….poi ci ha pensato mio figlio a sciuparmelo tutto..lo usava per addormentarsi.
        Questo per dirti che quando desideri ardentemente qualcosa e lo conquisti con fatica poi non te ne separi più
        I nostri figli invece non danno molto valore alle cose perchè non hanno il tempo di desiderale e se ne dimenticano in tutta fretta in un angolo della casa.
        Ti abbraccio 🙂

  2. Io ho aspettato così tanto da giovane che ad un certo punto ho deciso che non avrei aspettato più nessuno. E non accetto eccezioni alla regola.

    Lo dicevano i Queen: “I want it all and I want it now”.
    E pure i Pooh: “Adesso abbiamo smesso di chiedere permesso, io voglio tutto adesso”

  3. Hai perfettamente ragione, basta guardarsi intorno, tutti corrono tutti hanno fretta, a volte pare di non avere il tempo nemmeno per una comunicazione faccia a faccia, e una minima attesa adesso sembra sempre più una catastrofe… credo che la libertà di amministrare il proprio tempo sia, nei limiti, un saggio passo avanti, ma non quando il tempo ci sembra sempre in atto di rubarci altro tempo… se mi spiego 🙂

    • ti sei spiegato benissimo…
      Io per esempio non sono padrona del mio tempo perchè le troppe cose a cui devo far fronte me lo rubano…
      Pensa che quando ho un paio d’ore libere mi guardo attorno e mi sento persa…
      ciao..buon pomeriggio!!

      • Mi dispiace correggerti, perchè hai scritto cose verissime, ma forse sarebbe meglio dire “spiegata” 😉 Ma a parte questo piccolo difettuccio, concordo, e vorrei non doverlo dire, ci sono momenti che non sappiamo come riempire, forse sarà per insicurezza o altro non saprei, di sicuro vedere gli altri che corrono è un incentivo a sentirsi persi o con le mani in mano… 🙂 ricambio il Buona giornata!

  4. infatti l’altra sera a una festa tra amici abbiamo fatto un gioco in cui ognuno doveva dire che qualità vorrebbe avere e io ho scelto la pazienza. tutti hanno riso ma invece la trovo una gran virtù. Ogni giorno la alleno per un quarto d’ora almeno e sto facendo grandi progressi!

  5. La pazienza non è una mia dote purtroppo!!!
    Sono circa 40 anni che cerco di imparare..ma proprio non ci riesco!! Mi sa che ormai non ci sono più speranze!! ahahah!! 🙂
    Bea

  6. Mi piace questo senso “profondo e lontano” che attribuisci all’attesa con il tuo post. Io detesto attendere, dietro questo rancore c’è però la paura, la paura di qualcosa che si desidera e che potrebbe non arrivare mai e, quindi, è più comodo e meno frustrante non aspettare.
    Per comodità teniamo sotto controllo la percentuale di delusione che potrebbe arrivare ma ci perdiamo quella sottile vibrazione di vita e di piacere che potrebbe invece colorare la vita e le nostre giornate.

    • sono un pò come te..non mi aspetto mai nulla dalla vita onde evitare delusioni, anche se un filo di speranza mi accompagna sempre
      Però per le cose immimenti, quelle di tutti i giorni, come aspettare una telefonata, l’arrivo di un’amica, la risposta di una mail ecc.., ecco…in questi casi comincio a pestare i piedi….aspettare non è il mio forte!!
      Trascorri una bella giornata!! 🙂

  7. Altri tempi. Oggi va tutto di fretta e nessuno vuole aspettare. Tutto e subito. Così si brucia in un istante quello che una volta si apprezzava con lentezza.
    Meglio oggi o meglio ieri? Non so. Sono troppo vecchio per giudicare.
    Dolce notte.

  8. eh si ! riscoprire la saggezza, il viaggio lento, magari a piedi, o addirittura leggere un libro….. e l’hanno pubblicato l’anno scorso, “l’elogio della lentezza” …. oh ! ma che si arriva sempre tardi ? non si andrà troppo piano ? 🙂 ti invio cento abbracci lenti ! contano di più ciaoo !

    • la lentezza non mi appartiene…sono sempre troppo veloce, anche a leggere i libri: li divoro
      Poi semmai li rileggo e mi accorgo di essermi persa qualche passaggio che non avevo considerato
      Capita così anche nella vita….ad un certo punto mi fermo e ripercorro con la mente momenti vissuti e mi dico “però che bello che è stato”, peccato che quando lo stavo vivendo non mi sono resa conto di quanto fosse importante!!
      Ciao..un sorriso per te! 🙂

  9. Se vuoi fare un ottimo dolce e hai fretta stai certa che in quella condizione non puo’ venirti bene, quindi ti prendi una giornata tranquilla, prepari tutti gli ingredienti che ti servono come da ricetta, accendi il forno, lavori bene l’impasto e inforni il dolce, ti siedi, sorseggi un bicchiere di buon vino, accendi la luce del forno senza aprirlo e aspetti, con calma il dolce lievitera’, tu intanto senti il suo profumo ed osservi la sua magia, 🙂 del resto non solo in cucina ma nella vita di tutti giorni per vivere bene la pazienza e’ il primo degli ingredienti! Baciotti cara, ❤ buon martedi', ❤

  10. Oggi è troppo frenetico e si perdono tante sensazioni… l’attesa e il desiderio nel “prima”, l’assaporare nel “durante” e il ricordo nel “dopo”… Comunque poi ci pensa la vita a farci capire che non ha senso correre in fretta… meglio gustarsi lentamente e fino in fondo ogni attimo.

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