La settimana scorsa ho assecondato la richiesta di un’amica
L’ho accompagnata in tribunale dove l’attendeva il suo avvocato e il suo (oramai) ex marito.
Come siamo arrivate nella sala d’aspetto sono stata accolta da un ambiente algido, fatto di silenzio e di sguardi
Impossibile non notare i loro occhi
Occhi che un tempo si erano sorrisi erano seduti a qualche metro di distanza e non si incrociavano mai
Occhi che scrutavano il pavimento
Occhi che trattenevano una lacrima
Occhi arrossati dalla sconfitta
Occhi che faranno fatica ad illuminarsi ancora
Occhi che ricordano ogni immagine di quel film senza lieto fine
Occhi che volevano soltanto essere altrove
Il suo ex era a pochi passi da noi, su una panca, in attesa della chiamata. Accanto a lui un avvocato vecchio stile, sessant’anni, capello brizzolato e aria esperta
La mia amica non ha ricambiato il saluto quando il suo ex le ha lanciato un sommesso “ciao”
Mentre percorrevamo il tragitto verso il tribunale ho chiesto a Stefania, la mia amica, come mai erano arrivati a tanto
Lei mi ha risposto che improvvisamente ognuno ha preferito seguire una strada diversa, l’amore si è affievolito fino a scomparire del tutto
Non era solo una questione di assenza di sesso ma di gran noia… insieme era tutto decisamente troppo noioso.
Con l’esaurirsi degli argomenti erano diventati due estraeni che dividevano un letto, il tetto, le responsabilità e i figli
Già i figli..pare che abbiano contribuito parecchio a fare crollare un castello costruito a metà
La loro primogenita non è mai stata una figlia comoda, non ricordano una notte di sonno filato ma pianti a non finire sino a ritrovarsi devastati il giorno seguente
Tre anni dopo, quando stavano riprendendosi è nato il loro secondo figlio ed è stato un vero colpo di grazia
Se il rapporto vacillava poi è crollato definitivamente
A udienza terminata, ufficialmente separati per la legge italiana, dopo sei mesi di stand by, possono chiedere il divorzio e far scorrere i titoli di coda sul loro amore
Due domande mi sorgono spontanee
I figli possono essere la causa scatenante che mette a repentaglio un’unione?
E sei mesi è il tempo sufficiente per decidere il destino di un matrimonio…diciamo “sospeso”?