Sono andata a..

Sono andata a trovare Edoardo, un amico di famiglia.
Come sono entrata nella sua casa non ho potuto fare a meno di ammirare la sua nuova passione: la fotografia.
Appese alle pareti della sua casa vi sono immagini che tolgono il fiato.
Si diletta a cogliere l’attimo, immortalare uccelli in volo piuttosto che lepri  mentre corrono nei campi estesi.

Una novità per me, visto che lo ricordavo un gran cacciatore.
“Com’è successo, improvvisamente hai cambiato rotta?”
Si è stretto nelle  spalle e ha sorriso.
“E’ stato un po’ come sulla via del Damasco, ad un tratto con il fucile in mano ho provato un grande vuoto, un gran silenzio. In quel vuoto e in quel silenzio, all’improvviso uccidere per svago mi è sembrata un’assoluta follia”

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Le sue parole mi hanno riportato all’ infanzia.
Il nonno è andato a caccia tutte le domeniche della sua vita.
Ricordo ancora il trambusto delle sue partenze, poco prima dell’alba,
Poi al suo ritorno la mia curiosità di vedere cosa ci fosse dentro il carniere.
Una volta passata l’eccitazione, però, nel momento in cui gli animali erano in fila sul tavolo della cucina, subentrava in me lo stupore, il dolore.
Con le mie piccole dita mi sforzavo di riaprire le palpebre abbassate, ma lo sguardo non c’era più, era rimasta solo la piccola massa gelatinosa dell’occhio.
Dov’era andata la vita?.
Le lepri dovevano correre, gli uccelli riprendere il volo, ma non succedeva, la vita era strappata per sempre.
Ciò che restava erano solo dei corpi rigidi, freddi, senza sguardo, né soffio.

Non ho mai amato mangiare carne, così quell’ecatombe mi è parsa, fin dall’inizio, una strage inutile.

“Quasi nessuno mangia più quello che caccia”  mi dice  Edoardo
“ Si spara per sparare, per rilassarsi, si usano cartucce più pesanti del peso delle prede e c’è anche chi ha il coraggio di chiamarlo sport”

Ma io mi domando e dico si può uccidere per sport???

37 pensieri su “Sono andata a..

  1. Purtroppo si spara addirittura più a lungo e a più specie (pure quelle che, in teoria, dovrebbero essere protette).
    Meno male che il tuo amico si è pentito.

  2. Proprio no! La caccia è un passatempo (perché per me no è sport) che non ho mai sopportato… che male ha fatto la povera fauna che si ritrova poi ad essere uccisa? Bah…

  3. per sport non si uccide un bel nulla. Si uccide e basta. Non ho mai capito i cacciatori e non li capirò mai. Che gusto c’è sparare a un passero di cui rimangono poche più. Oppure appostarsi insieme ada sltri per sparare ai volatili al passo. Una strage inutile.

  4. Non capisco la caccia
    La trovo anacronistica oltre che violenta. Inutilmente violenta.
    Non sono vegetariana, per lavoro visito macelli, ma ha un altro senso
    Questo “sport primitivo” è inutile e diseducativo.
    In più in alcune regioni dive passano rotte migratorie, impatta su specie a rischio.

    Che senso ha nel 2018???

  5. il tema della caccia è sempre molto sentito, io sono sempre stato contro, ultimamente sono sempre di più coloro che la pensano come noi, la società sta lentamente mutando anche sotto il profilo morale.

  6. A me la caccia non piace. Non ne comprendo il motivo. Capirei se fosse una questione di sopravvivenza. Ma non è giustificabile all’interno di un contesto sociale come il nostro. Non lo è da meno L’allevamento intensivo, quello che porta in tavolo pezzi di carne che valgono meno di una busta d’insalata. Ma la caccia in sè non è desiderio di procacciarsi autonomamente il pasto. Non è coltivare il pomodoro in terrazzo. Ha a che fare con la sola l’aggressività peraltro di genere. Difficile trovare una donna col fucile.

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